Nell’ambito del festival della semplicità organizzato a Milano da Philips il 17, 18 e 19 novembre, Francesco Morace cercherà di capire come e perché la semplicità oggi è tanto importante per le persone. Il gioco che proporrà è questo: la semplicità è un dado. Ogni faccia del dado rappresenta una dimensione della semplicità.
Le 6 facce della semplicità
• La dimensione estetica della semplicità
• La dimensione etica della semplicità
• La dimensione tecnica della semplicità
• La dimensione esistenziale della semplicità
• La dimensione energetica/dinamica della semplicità
• la dimensione affettiva della semplicità
Cercheremo di capire come possiamo farle interagire. Sappiamo che l’obiettivo più difficile che oggi le persone perseguono, è quello di semplificare la loro vita, senza perderne il senso e la sostanza. Semplificare senza banalizzare o appiattire la propria esperienza diventa un’arte quotidiana degna dei maestri zen. La richiesta che emerge è quella di andare al cuore delle cose e delle relazioni, di vivere esperienze rilevanti e memorabili, che magari partono dalla semplicità e dalla qualità di un gesto o di un sorriso. Poichè il lusso del futuro è comunque racchiuso nel tempo di vita e nell’energia in esso impiegata, è importante che questa semplificazione sia l’espressione diretta di un grande valore, di una passione profonda, di una emozione unica. Semplificare diventa così una scelta precisa e tagliente, decidendo le priorità, e aiutando a dare un senso più profondo alla propria esistenza. In questa scelta si intrecciano la dimensione etica e quella estetica, la dimensione affettiva e quella energetica, la dimensione tecnica e quella esistenziale. Si tratterà di farle proprie e comprenderle meglio, trasformandole in strategie di vita.